UNA LUNGA STORIA
UNA LUNGA STORIA
Cinque episodi distanti nel tempo ma collegati tra di loro da un sottile "filo rosso" delineano la storia di una statua venerata in un santuario fra le alpi italiane.
-Fine dell’era glaciale: due grossi massi erratici restano depositati in un fondovalle.
-Età del Bronzo: uno sciamano celebra un rito propiziatorio attorno ad un masso erratico che è diventato una roccia sacra dedicata a Madre Terra.
-Quarto secolo: Eusebio, un vescovo di ritorno dalla terra santa, pone in un anfratto del masso erratico una statua che ha portato con sé dall'Egitto per fare in modo di rimpiazzare il culto di Madre Terra con il culto Mariano.
-Tredicesimo secolo: accanto al masso è nata una chiesa dedicata a Maria dove ora è ospitata la statua portata da Eusebio.
La statua è vecchia e rovinata e il vescovo Ajmone di Vercelli decide di sostituirla con una nuova e incarica Fra Alberto da Gard di far sparire quella vecchia. Fra Alberto scopre una camera sotterranea dove per secoli era stata custodita una statua della dea Iside di cui restano pochi frammenti. Decide di riporvi la vecchia statua di Maria e di affidarne la custodia ad una congregazione creata da lui stesso.
- Primi anni del ‘600: la congregazione rischia di sparire.
- Anni Venti: Irene Gutlieb, una ricercatrice della Biblioteca Ambrosiana di Milano, scopre in un memoriale del ‘600 che una congregazione ha continuato a tramandarsi nei secoli la custodia di un'antica statua di Maria, della quale s’è però perduta memoria del luogo in cui essa sia riposta.
Irene chiede aiuto a Ennio Corti, uno storico dell'arte, per trovare altre tracce della statua ma scoprono di non essere soli nella ricerca, anche una setta massonica vuole la statua perché crede sia di Iside.
-Fine dell’era glaciale: due grossi massi erratici restano depositati in un fondovalle.
-Età del Bronzo: uno sciamano celebra un rito propiziatorio attorno ad un masso erratico che è diventato una roccia sacra dedicata a Madre Terra.
-Quarto secolo: Eusebio, un vescovo di ritorno dalla terra santa, pone in un anfratto del masso erratico una statua che ha portato con sé dall'Egitto per fare in modo di rimpiazzare il culto di Madre Terra con il culto Mariano.
-Tredicesimo secolo: accanto al masso è nata una chiesa dedicata a Maria dove ora è ospitata la statua portata da Eusebio.
La statua è vecchia e rovinata e il vescovo Ajmone di Vercelli decide di sostituirla con una nuova e incarica Fra Alberto da Gard di far sparire quella vecchia. Fra Alberto scopre una camera sotterranea dove per secoli era stata custodita una statua della dea Iside di cui restano pochi frammenti. Decide di riporvi la vecchia statua di Maria e di affidarne la custodia ad una congregazione creata da lui stesso.
- Primi anni del ‘600: la congregazione rischia di sparire.
- Anni Venti: Irene Gutlieb, una ricercatrice della Biblioteca Ambrosiana di Milano, scopre in un memoriale del ‘600 che una congregazione ha continuato a tramandarsi nei secoli la custodia di un'antica statua di Maria, della quale s’è però perduta memoria del luogo in cui essa sia riposta.
Irene chiede aiuto a Ennio Corti, uno storico dell'arte, per trovare altre tracce della statua ma scoprono di non essere soli nella ricerca, anche una setta massonica vuole la statua perché crede sia di Iside.
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